Quando parlate ad un disabile che è seduto in carrozzina abbiate la
gentilezza di mettervi di fronte a lui abbassandovi, in tal modo egli si sentirà a suo agio perché si creerà una condizione di parità, inoltre gli si eviterà un sicuro indolenzimento del
collo. Vi sembra poco?!
Se il disabile è seduto su una sedia a batteria elettrica non cercate di persuaderlo ad essere
portato da voi; per lui quella sedia rappresenta l’unico mezzo che gli consente un briciolo d’autonomia. “Perché mettergli i bastoni tra le ruote?”
Se il disabile ha difficoltà di linguaggio, e quindi fate molta fatica a capirlo, non prendetelo in
giro annuendo ad ogni sua parola; chiedetegli invece di ripetere. Vi assicuro che vi apprezzerà molto di più, inoltre eviterà di pensare che di fronte a lui c’è un idiota che annuisce senza
capire!
Se vi capita d’incontrare un amico che sta passeggiando con un disabile non fategli domande che
potreste benissimo rivolgere al diretto interessato. Immaginate una situazione al contrario: fareste mai delle domande al disabile che si riferiscono al vostro amico “normodotato?” Difficile
da immaginare, vero?
Altra cosa detestata dal disabile durante le uscite è.. l’accerchiamento! Mentre si sta
passeggiando, capita spesso di incontrare dei conoscenti, e in men che non si dica, il disabile è in trappola! Accerchiato da una marea di logorroici e stridenti “normodotati” che talmente
presi dal loro frenetico chiacchiericcio non si accorgono che stanno per soffocare un’innocente! < Che gran voglia di pestargli i piedi!
Per favore, via l’aureola dalla testa dei disabili! Non sono santi: hanno i loro pregi e i loro
difetti e sono capaci di odiare e amare esattamente come qualsiasi altro essere umano. Sbarazzatevi dei luoghi comuni e lasciate l’aureola ai veri santi!
Se il disabile possiede una semplice sedia manuale e quindi è costretto ad essere portato da voi,
non dimenticate che chi state portando possiede anche un cervello; perciò, ogniqualvolta vi fermate per chiacchierare con un vostro conoscente, girate il disabile dalla vostra parte e fate le
dovute presentazioni. Non immaginate quanto può essere imbarazzante stare seduti al centro di un qualsiasi luogo con due che parlano alle vostre spalle, e la gente che ti passa davanti
squadrandoti da capo a piedi. L’unica cosa che resta da fare al disabile è mangiarsi le unghie… se ha la fortuna di avere i denti!!!!!
Non siate eccessivamente mielosi e sdolcinati con il disabile, e se riuscite a farne a meno evitate
i soliti pizzicotti sulle guance! Questo modo di fare urta il disabile, perchè rappresenta per lui un non riconoscimento della propria personalità. Trattarlo come un neonato non è
costruttivo, e tanto meno lo è per voi che rischiate di rimanere per sempre intrappolati in una realtà retrograda. Quindi, i pizzicotti dispensateli abbondantemente ai vostri pargoletti! E se
non ne avete compratevi un bambolotto!